Sono nata in Sicilia, una terra bellissima a cui ho dedicato diverse liriche. Adoro scrivere poesie che considero come un atto liberatorio per la mia anima e se dovessi descrivere quest’emozione lo farei utilizzando alcuni versi di una mia lirica... "Cielo sciolto nell’anima/il mio libero ... (continua)
Nell'albo d'oro:
Vestirò di Te
Spoglia di certezze approderò alla risacca,
come bianca conchiglia,
e tu m’accoglierai
fra le tue braccia stanche...
Salmastre stille asciugheranno al sole
gustando come miele
sorrisi sulle labbra
Nel duplice alternarsi
di luci e ombre
sul sentiero arcano,
mi ritrovai
a cavalcar destino avverso
sulle onde della tempesta
nell'impetuoso infrangersi
d'irti scogli.
Invano cercai,
con forze estreme,
lottar contro corrente
armata... leggi...
Sinfonia d'Autunno
Un lieve libeccio
intinto
dal profumo inebriante di mosto
trasporta
su melodiche note,
in sinfonia d'Autunno,
foglie rosse e dorate
in un quadro dipinto
di pastosi e caldi colori.... leggi...
Canestra di frutta autunnale
Abbraccia l'autunno
la fuggevole bellezza
dei suoi succosi frutti
disposti in una cesta.
Si mischiano i colori
della luce e della gioia
con la cupida tristezza
della morte e della noia.
S'alternan le stagioni
dell'effimera esistenza
al... leggi...
Sarò come un angelo
Attraverserò le ombre della notte
e i confini del tempo,
in cerca di te,
come un soffio di vento.
Col mio battito d'ali
entrerò nei tuoi sogni
e sarò come un angelo
incontro ai bisogni.
Donna,
incarnata vanità
ed effusa voluttà,
dal costato plasmata
per essere amata.
Donna madre,
figlia, amante,
ma dell’uomo è costante
compagna esigente!
Fattezza d’incanto,
nel sorriso e nel pianto.
Ruota di vita
di una catena... leggi...
Volerò
Volerò un giorno
sopra questo cielo,
lontano da questo sentiero!
Sarò un cigno
o forse un... leggi...
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Angela Rainieri
Fili d'aquilone
Introspezione
Cielo azzurro sfumato
in questo giorno d'estate
da striature giallo rossastre
asfissiate d'arsura e poi sbiadite,
come aridi pensieri
stesi al sole ad asciugarsi.
Sotto l'ombra d'un faggio
cerco riparo
rimembrando
fugaci attimi felici
volteggiare leggeri nell'aria
e librare come aquiloni.
Flash d'immagini ritornano
da un passato remoto
e fragili sogni dorati
assopiti adesso nel cuore...
un tempo linfa vitale
in occhi tersi e fanciulli,
ridenti fra quei verdi campi.
Labili sogni appesi
che il tempo tiranno
crudelmente
ha sfocato e ingiallito
sulle rughe della saggezza.
Esili fili d'aquilone
tra quelle tenere mani
a stringer l'illusione
di possedere l'intero universo...
poi aperte e vuote
nell'inconsistenza dell'essere.
Fili sottili
ormai mossi dal vento
a lasciar in sospeso
un atavico senso di vuoto...
fortemente aggrappato
al perché della sorte
e forse falciato un dì
solo dalla scure della morte.
Hanno inserito questa poesia nei propri segnalibri: - Giovanni62 Possiamo elencare solo quelli che hanno reso pubblici i propri segnalibri.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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I commenti dei lettori alla poesia:
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«Stilata in versi d'elevata fattura... Introspezione profonda e molto malinconica, la chiusa lascia un senso d'amarezza nella veridicità delle parole... Ottima sotto tutti gli aspetti. Grande autrice da segnalare!»
«... E tutti, ad uno ad uno, quei fili si sono persi nel vento... Sono i nostri sogni, le nostre illusioni, che la vita brutalmente ha strappato dalle nostre mani. Ora stringiamo l'ultimo filo tra le dita, lottando perché non ce lo portino via, almeno fino quando arriverà la morte, con la sua falce... Malinconica accettazione del destino, che ha voluto decidere per noi la rotta degli aquiloni...»
«Proprio l'altro giorno al mare osservavo quell'aquilone... Vola su in alto, è soggetto all'andamento del vento, ma è tenuto saldo da mani forti, fili magari meno consistenti... Come lui siamo sbattuti al volere della sorte, e magari filo dopo filo che si spezza, così si dissipano i nostri sogni... Ma cerchiamo si non far falciare il nostro volere dall'oscrità...Teniamo stretti nei pugni i nostri incanti... Dei versi stupendi di struttura elevata, scorrono nel cuore lasciandone il mero significato! Grande poetessa!»
«versi struggenti e malinconici scritti con la consapevolezza di aver perso i sogni. Ma questi fili non sono tutti volati via c'è sempre un filo, quello della speranza di credere che i desideri possono avverarsi se ci si crede...»
«Profonda malinconia in versi che racchiudono disillusione della vita nel suo cruento evolvere... ma c'è sempre un bagliore, che improvviso illimina il domani, per ricominciare con presupposti nuovi e più positivi... Lirica molto apprezzata»
«Immagini molto significative, intrecci di fili e di aquiloni che intarsiano il cielo del tempo del vissuto e del vivere. Molto originale e metafore quanto mai appropriate. Graditissima poesia!»
«Cielo azzurro d'estate sfumato da striature di un aquilone. Una bellissima e intensa metafora... qesti fili di aquilone, come pensieri vagano nella nostra mente. Incisiva e molto apprezzata complimenti vivissimi!»
«Un filo sottile ci tiene legali, tra il cielo e la terra... Con lo sguardo verso l'aquilone intenti a non perderlo, per non vedere la nostra esistenza volare spezzando quel filo... Giusta malinconia per il tema trattato... Complimenti.»
«L'unico modo per sfuggir a quella scure è tagliar quei fili e lasciarsi trasportare dal vento sempre più in alto, finché non sarà giunto il momento di planare a terra morendo da eroi.»
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Rime scelte
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Commenti di altri autori:
«... E tutti, ad uno ad uno, quei fili si sono persi nel vento... Sono i nostri sogni, le nostre illusioni, che la vita brutalmente ha strappato dalle nostre mani. Ora stringiamo l'ultimo filo tra le dita, lottando perché non ce lo portino via, almeno fino quando arriverà la morte, con la sua falce... 
«La vita corre in questi versi che lasciano una grande tristezza nel cuore - di una veridicità estrema.»
«L'unico modo per sfuggir a quella scure è tagliar quei fili e lasciarsi trasportare dal vento sempre più in alto, finché non sarà giunto il momento di planare a terra morendo da eroi.»
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